Come avere una pelle sana

25 Gennaio 2022 -  OFI S.p.A.

La pelle è lo specchio della nostra salute. Basta uno sguardo e riusciamo a capire come stiamo, o come sta la persona che abbiamo di fronte!

Gli esperti sanno cogliere sia i tratti del carattere e l’umore del momento, sia lo stato dei singoli organi e tessuti, “semplicemente” osservando il volto delle persone. Al tempo stesso, il discorso è reciproco: avendo cura della pelle possiamo fare davvero molto per la nostra salute in generale

Ecco allora alcuni consigli su come avere – o mantenere! – una pelle sana.

Le attenzioni da riservare alla nostra pelle

Gli stimoli che arrivano alla pelle… arrivano fino in profondità. Non a caso percepiamo come tanto piacevoli le coccole di una persona cara, o un massaggio ben fatto. Anche applicare una lozione o una crema con attenzione e delicatezza è “una coccola per l’anima” e sollecita i sensori nervosi sottocutanei a svolgere un lavoro meglio coordinato.

È salutare anche uno stimolo più energico alla pelle. Per esempio le docce a temperatura alternata caldo-freddo-caldo-freddo, che allenano il sistema di termoregolazione e fanno apparire la pelle sempre di un bel colorito rosa e fresco, grazie alla migliore circolazione sanguigna. Oppure le frizioni con un asciugamano bagnato, per asportare le cellule morte dello strato cutaneo più superficiale: la pelle apparirà molto più fresca e trasparente. E non ultimo, passare una spazzola asciutta sulla pelle di tutto il corpo, per vederla tonica e fresca, ben irrorata e nutrita dalla circolazione sanguigna così attivata.

Cosa mangiare per una pelle sana: l’importanza dell’alimentazione

L’alimentazione è fondamentale per la salute e per l’aspetto della pelle. A cominciare dall’idratazione profonda, che viene data da una sufficiente quantità di liquidi assunti, ogni giorno (acqua ed eventualmente tè verde, tisane, succhi, ecc).

Gli alimenti solidi andrebbero suddivisi e alternati in modo equilibrato, dando abbondante spazio a frutta e verdura, a tutte le ore della giornata, integrando di volta in volta con altri alimenti, spaziando tra varie leguminose (lenticchie, ceci, soia, fagioli, piselli ecc.), semi oleosi (noci, nocciole, pinoli, semi di girasole e di zucca, ecc.), cereali come riso, orzo, miglio, mais e derivati del frumento come pasta e pane, possibilmente integrali e provenienti da coltivazione biologica.

I pasti dovrebbero essere facilmente digeribili, quindi abbastanza “semplici”; un pasto complesso (composto da antipasto, primo, secondo e dolce) è sicuramente più difficile da assimilare.

La pelle può esprimere disagio anche in presenza di alimenti non ben tollerati, manifestando rossori, brufoli, punti neri, gonfiori e simili. Quindi, in presenza di qualcuno di questi sintomi conviene accertare la possibile reazione avversa ad alimenti specifici. Può trattarsi di ingredienti rari ma anche, anzi soprattutto, di sostanze che assumiamo abitualmente tutti i giorni.

Esistono numerosi approcci per le indagini su allergie e intolleranze, e gli specialisti non concordano affatto sui metodi. Quindi, fino a quando non si è trovato il “responsabile”/i “responsabili” può essere necessario sottoporsi a vari tipi di test e seguire poi scrupolosamente le indicazioni dei medici. In realtà non si tratta di grossi sacrifici, e sono quasi sempre molti limitati nel tempo. Quindi vale sicuramente la pena di percorrere questa strada. 

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