cosmetici con probiotici

Cosmetici con probiotici: perché fanno bene alla nostra pelle?

21 Marzo 2023 -  OFI S.p.A.

L’ultimissima tendenza in dermocosmetica è l’utilizzo  di probiotici e prebiotici direttamente sulla pelle per ricreare un ambiente più salutare per la nostra barriere cutanea.

Scopriamo insieme di cosa si tratta nel dettaglio.

A cosa servono i probiotici nei cosmetici?

I probiotici nei cosmetici sono utilizzati per migliorare la salute della pelle e la sua barriera protettiva; si tratta infatti di batteri benefici che aiutano a mantenere un equilibrio sano della flora batterica della pelle. La flora batterica sana è importante per mantenere la pelle idratata, luminosa e resistente alle infezioni.

I prodotti cosmetici che contengono probiotici possono:

  • aiutare a ripristinare l’equilibrio della flora batterica sulla pelle;
  • ridurre l’infiammazione;
  • migliorare la barriera protettiva della pelle.

Questo può portare a una pelle più sana, idratata e meno suscettibile alle infezioni e alle irritazioni.

I probiotici nei cosmetici possono essere utilizzati in vari prodotti per la cura della pelle, come creme, lozioni, maschere e detergenti per il viso. 

Probiotici per il microbioma cutaneo

Alcune specie di probiotici possono aiutare a modulare la microflora cutanea, la barriera lipidica e il sistema immunitario della pelle, portando alla conservazione dell’omeostasi cutanea (tasso di idratazione) e tenendo sotto controllo il pH, il cui aumento è proprio associato a diverse disreattività cutanee.

Differenza tra microbioma e microbiota cutaneo

Microbiota e microbioma sono due termini spesso usati come sinonimi. Ma non lo sono. Nella maggior parte dei casi questo utilizzo “intercambiabile” non compromette la comprensione del testo, tuttavia è importante riflettere sulla profonda differenza di significato biologico tra le due parole.

  • Microbiota si riferisce a una popolazione di microrganismi che colonizza un determinato luogo.
  • Il termine microbioma invece indica la totalità del patrimonio genetico posseduto dal microbiota, cioè i geni che quest’ultimo è in grado di esprimere.

Il Progetto internazionale Human Microbiome Project (HMP) studia le connessioni del microbioma umano sulla pelle. 

In studi recenti sono state isolate 800 nuove specie dal loro ambiente naturale, a partire dalle diverse parti esterne del corpo. L’ampiezza e la diversità di questo microbioma è uno strumento potenziale per condurre ricerche in campo dermatologico.

Uno squilibrio nel microbiota della pelle può contribuire a vari disturbi della pelle, come eczema, acne, psoriasi e dermatite atopica, mentre un trattamento antimicrobico può portare a miglioramenti clinici. Quindi, l’analisi del microbioma cutaneo è una parte importante della ricerca clinica dermatologica

Che ingredienti si usano nei cosmetici con i probiotici?

ESTRATTO PROBIOTICO: estratto di Bifidobatteri di origine biotecnologica (Bifida ferment lysate) e da lievito (Yeast extract). Contiene prodotti del metabolismo, peptidi e frazioni del citoplasma e complessi di polisaccaridi e sostiene specificamente la protezione della pelle e il suo meccanismo di riparazione (azione antiaging) e di immunoprotezione. Aiuta a riequilibrare l’epidermide, a normalizzare il disagio cutaneo e a rinforzare la barriera cutanea.

Per proteggersi da qualsiasi influenza potenzialmente negativa come agenti patogeni, raggi UV e sostanze chimiche il corpo umano ha un proprio sistema di difesa, chiamato sistema immunitario.

La pelle, essendo la barriera più importante tra il corpo umano e l’ambiente esterno, gioca un ruolo chiave. Il sistema immunitario cutaneo è regolato da una vasta gamma e da un complesso equilibrio di diversi tipi di molecole, proteine, peptidi e cellule che servono a far fronte alle molte influenze negative a cui il nostro organismo è esposto. 

Se si verifica uno squilibrio, le conseguenze sono molto gravi perché le cellule danneggiate non vengono più riparate e il danno cellulare si aggrava .

Il complesso PROBIOTICO utilizzato riequilibra la proporzione dei mediatori, che sono molto importanti per la regolazione del sistema immunitario. (studi a supporto)

Betaglucani (PREBIOTICI): tecniche speciali sono state utilizzate per purificare questi glucani dalla parete cellulare del lievito Saccharomyces cerevisiae. Questo processo dà come risultato un glucano altamente attivo con attività di i mmuno-protezione della pelle (studi sul riparo delle  cellule di  Langerhans a supporto).

Differenza con i postbiotici

I postbiotici sono sostanze che derivano dai probiotici attraverso processi di fermentazione. Sono cellule microbiche o loro componenti cellulari deliberatamente inattivate, con o senza metaboliti, che conferiscono un beneficio per la salute della pelle.

Potrebbero interessarti anche:

Probiotici: la ricerca continua

14 Settembre 2021 - OFI S.p.A.

La nuova cosmetica ripara la cute dai danni dei DPI

18 Novembre 2020 - OFI S.p.A.

Cosmetici fermentati: cos’è la cosmetica fermentata e perché è efficace?

25 Gennaio 2023 - OFI S.p.A.