Vitamina D a cosa serve,da dove si ricava e cosa comporta la sua carenza

Vitamina D: a cosa serve, da dove si ricava e cosa comporta la sua carenza

25 Luglio 2023 -  OFI S.p.A.

Il gruppo della vitamina D ha un ruolo importante per la crescita cellulare, per molte funzioni neuromuscolari e immunitarie e per la riduzione delle infiammazioni, oltre ad essere necessaria per numerose funzioni biologiche, come l’omeostasi e il metabolismo del calcio e del fosfato, che promuovono la crescita fisiologica dello scheletro, il rimodellamento osseo e previene la degenerazione con l’età avanzata, contribuendo in modo significativo alla salute delle ossa. Vediamo come.

Cosa sono e a cosa servono la vitamina D2 e D3

Con il termine vitamina D si identifica un gruppo di molecole, nello specifico pro-ormoni, presenti soprattutto sotto forma di ergocalciferolo (vitamina D2) e colecalciferolo (vitamina D3). La forma attiva delle vitamine D2 e D3 si lega a un recettore nucleare specifico presente sulla superficie delle cellule di tessuti differenti, e può così svolgere la propria azione, collegata soprattutto – ma non solo – al buon funzionamento del metabolismo delle ossa.

La vitamina D, in verità, non dovrebbe essere considerata una vera e propria “vitamina”, in quanto può essere sintetizzata in quantità adeguate dalla maggior parte dei mammiferi sufficientemente esposti alla luce solare: queste molecole hanno, infatti, le caratteristiche di un pro-ormone, attivabili nell’ormone calcitriolo.

Cibi che contengono vitamina D

Contrariamente a quanto si potrebbe credere, la quantità di vitamina D contenuta negli alimenti è piuttosto scarsa; gli alimenti nei quali si trova la vitamina D sono soprattutto pesce, fegato e tuorlo d’uovo

Quando e come prendere la vitamina D

Il fabbisogno giornaliero di vitamina D, in assenza di fattori di rischio, è di 400 unità al giorno, ma varia a seconda dell’età. Le dosi possono arrivare fino a 1.000 unità al giorno in presenza di fattori di rischio o deficit.

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità il 90% del fabbisogno della Vitamina D si ottiene grazie all’esposizione al sole, e non attraverso il cibo. Su questo punto restano tuttavia ancora molti dubbi.

Bisogna infatti tener conto del fatto che l’effetto benefico dell’esposizione al sole, e di conseguenza la sintesi di vitamina D da parte dell’organismo, non è sempre uguale, ma dipende da numerose variabili, tra cui l’ora dell’esposizione, la latitudine, l’età, il colore della pelle, l’uso di creme solari (fondamentale per aiutare a prevenire eventuali malattie dell’epidermide), e molto altro ancora. Inoltre lo stile di vita moderno, che prevede sempre meno ore trascorse all’aperto anche per i bambini, non stimola la formazione della vitamina D e ne rende la carenza piuttosto comune.

Carenza di vitamina D: sintomi e conseguenze

La carenza di vitamine è, in generale, una condizione medica derivante dalla carenza di appropriati livelli di vitamine nell’organismo, sostanze fondamentali per il mantenimento di un buono stato di salute.

Le ipovitaminosi possono dipendere da diversi fattori, tra cui insufficiente apporto alimentare, la presenza di malattie renali o epatiche, l’assunzione di alcuni specifici farmaci, e nel caso della vitamina D, un’inadeguata esposizione solare.

La vitamina D, come si è detto, aiuta l’organismo ad assorbire il calcio, uno dei principali costituenti delle ossa: una carenza di vitamina D può quindi causare malattie ossee, come l’osteoporosi o rachitismo.

Le funzioni della vitamina D

In sintesi, la vitamina D svolge una serie di funzioni fondamentali:

  • contribuisce alla salute di ossa e denti
  • favorisce il normale assorbimento e utilizzo di calcio e fosforo, mantenendo livelli normali nel sangue;
  • è coinvolta nel funzionamento dei nervi e del sistema immunitario;
  • aiuta la normale funzione muscolare e la crescita cellulare;
  • aiuta a contrastare le infiammazioni.

Sembra inoltre che la vitamina sia coinvolta in importanti meccanismi di protezione verso malattie croniche extrascheletriche come: vari tipi di tumore (si pensa a seno, prostata e colon, mentre valori elevati sono stati collegati a più alti tassi di cancro al pancreas), diabete, patologie cardiovascolari, malattie autoimmuni; mentre 

Integratori di Vitamina D

Negli ultimi anni, si sono molto sviluppate la ricerca e la produzione di integratori di vitamina D in sinergia con la vitamina K.

Vitamina D e vitamina K, infatti, lavorano insieme per mantenere una distribuzione ottimale del calcio nelle ossa e promuovere la salute vascolare. In particolare, se la vitamina D è responsabile dell’assorbimento intestinale di calcio dal flusso ematico, la vitamina K attiva le proteine che legano il calcio alle ossa, e molti studi confermano che la sua carenza provoca la riduzione della densità minerale ossea. Questo tipo di integratori contribuisce inoltre a rinforzare il sistema immunitario e a mantenere in buono stato la funzione muscolare.

Esistono anche forme vegane di vitamina D, come ad esempio quella derivata dal tallo del Lichene Cladonia rangiferina, detta anche Lichene delle renne, adatta anche a vegetariani e vegani. La Cladonia Rangiferina è anche conosciuta come muschio di renna o lichene di renna, perché è una fonte vitale di cibo per le renne.

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